Riepilogo delle nozioni di base. In questa pagina troverete diverse nozioni che saranno spiegate in modo semplice e conciso con l'obiettivo di offrire uno scorcio di base sulle principali nozioni fondamentali legate all'aromaterapia e agli oli essenziali.Cosa differenzia una pianta aromatica da una pianta normale? Che cos'è un idrolato? Qual è la differenza tra un'essenza e un olio essenziale? Ecco a voi le risposte :-)
Una pianta aromatica è una pianta che contiene delle molecole odorose in uno o più di uno dei suoi organi produttori (semi, fiori, foglie, rami, radici, scorze, frutti, etc.) e queste conferiscono alla pianta il suo odore e le sue proprietà specifiche. Tra le molecole odorose si possono ritrovare delle molecole aromatiche, ovvero delle molecole che contengono un sistema ciclico
La maggior parte delle molecole aromatiche sono odorose ma alcune molecole odorose non sono aromatiche.
Un olio essenziale è prodotto finale di un processo di distillazione in corrente di vapore di una parte della pianta aromatica.
È un liquido volatile, solubile in sostanze lipidiche o alcoliche ma idrofobico, ovvero non solubile in acqua. Si chiama olio ma a differenza degli oli vegetali, composti da corpi grassi, è costituito da composti chimici odorosi. Si tratta di sostanze complesse, formate da centinaia di molecole chimiche. È fondamentale che un olio essenziale sia puro (o integrale) e naturale al 100%, non deve quindi essere modificato o mischiato con altre sostanze. Le diverse proprietà degli oli essenziali derivano direttamente dalla struttura e quindi dall'azione delle molecole che lo compongono.
Olio essenziale ed essenza sono due sostanze diverse ma spesso l'espressione "olio essenziale" viene adoperata impropriamente per parlare di "essenza".
La distillazione in corrente di vapore produce due sostanze distinte: l'olio essenziale e l'idrolato.
L'idrolato corrisponde alla parte di vapore acqueo che si condensa alla fine del processo di distillazione. Come avviene quando si cerca di miscelare un olio in una certa quantità d'acqua, olio essenziale e idrolato si separano facilmente alla fine del processo: l'olio essenziale, una fase poco densa con più del 95% di molecole odoranti ed aromatiche, si posiziona al di sopra dell'idrolato, più denso e meno concentrato in molecole aromatiche (meno del 5%).
L'idrolato è un prodotto naturale le cui proprietà sono complementari a quelle dell'olio essenziale e avendo una bassa concentrazione di molecole chimiche, può essere utilizzato sulle mucose o sul viso, dove l'utilizzo degli oli essenziali è per la maggior parte sconsigliato.
C'è anche da dire che il processo di distillazione non ci permette di ottenere un olio essenziale da qualsiasi tipo di pianta, per quanto riguarda gli idrolati invece, questo processo è sempre possibile.
Dal greco aroma (profumo) + therapeía (cura), questo termine si riferisce all'uso di oli essenziali, essenze e idrolati ottenuti a partire da piante aromatiche come trattamenti per alcuni tipi di affezioni
L'aromaterapia è l'unica medicina naturale a non essere considerata una medicina dolce.
Il chemiotipo designa una varietà biochimica all'interno della stessa specie di pianta. Alcune piante sintetizzano delle sostanze diverse in base alla zona nella quale crescono. Per esempio, per fare un parallelismo con la viticoltura, il chemiotipo sta agli oli essenziali come l'IGP sta al vino, in base alla zona di coltivazione, lo stesso vitigno produrrà un vino differente (e menomale!).
Stessa storia quindi per le piante aromatiche: un cespo di timo che cresce in montagna produce più geraniolo mentre un ceppo che cresce in una zona secca e calda produce più carvacrolo. Ogni olio essenziale quindi, in base alla regione di origine, avrà dei chemiotipi differenti, e quindi delle proprietà terapeutiche differenti!
Per definizione, una sinergia serve ad associare le diverse azioni di alcuni componenti per rinforzarne gli effetti.
In aromaterapia una sinergia di oli essenziali è quindi costituita da diversi oli essenziali e/o vegetali, ciascuno con sue le proprietà specifiche che permette di ottenere un mix polivalente in grado di agire su più fronti, oppure con le stesse proprietà ma aventi molecole diverse che possono quindi potenziare l'effetto voluto. Una sinergia può essere quindi più potente di un olio essenziale usato singolarmente.
Dal greco phytón (pianta) + therapéia (cura), la fitoterapia è un tipo di medicina che usa le piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere psicofisico e ingloba l'aromaterapia tra le sue branche; le piante possono essere utilizzate allo stato naturale oppure attraverso estratti.
Le modalità d'uso sono anche diverse, per uso esterno o per uso interno. Per uso esterno per esempio si possono utilizzare creme, gel, balsami, impacchi o inalazione di vapori; per uso interno invece esistono infusioni, decotti, capsule di estratti o di piante in polvere, succhi, etc., senza dimenticare i vari utilizzi delle piante e delle spezie in cucina.
La fitoterapia viene utilizzata per curare numerosi malanni ed è molto efficace sia come prevenzione che come cura; complementare all'aromaterapia, vengono spesso associate per moltiplicare gli effetti benefici di queste due medicine naturali.
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